Il Santo Rosario meditato con i messaggi di Nostra Signora di Belpasso

 

COME RECITARE IL SANTO ROSARIO MEDITATO CON I MESSAGGI DATI DALLA MADONNA A BELPASSO

Lunedì e Sabato: Misteri della Gioia
Giovedì: Misteri della Luce
Martedì e Venerdì: Misteri del Dolore
Mercoledì e Domenica: Misteri della Gloria

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo

Amen

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo.
Come era in principio e ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Amen

Enunciazione del Mistero, seguito dalla lettura di uno stralcio dai Messaggi.

Dopo la lettura osservare un discreto momento di silenzio per la riflessione interiore.

Recitare un Pater, 10 Ave e un Gloria, per ogni mistero intercalando la giaculatoria:

O Signore Iddio, che per mezzo dello Spirito Santo, diffondi il Tuo Santo Amore sulla Chiesa, abbreviaci il dolore al Purgatorio e rendici sempre più degni della vista del Paradiso. O Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’Inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della Tua Misericordia.

O Cuore Immacolato di Maria, Nostra Signora Regina della Pace prega per noi.

Dopo la recita dei 5 Misteri:
Salve Regina, un Pater, Ave e Gloria per le intenzioni del Sommo Pontefice, Litanie

Misteri della Gioia

"Meditare i misteri gaudiosi significa entrare nelle motivazioni ultime e nel significato profondo della gioia cristiana. Significa fissare lo sguardo sulla concretezza del mistero dell'Incarnazione e sull'oscuro preannuncio del mistero salvifico. Maria ci conduce ad apprendere iol segreto della gioia cristiana, ricordandoci che il buon cristianesimo è innanzitutto euanghelion, "buona notizia" che ha il suo centro, anzi il suo stesso contenuto, nella persona di Cristo, il Verbo fatto carne, unico Salvatore del mondo". RVM 20.

L'Annuncio dell'angelo alla Vergine Maria

L'Angelo entrando da lei disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te". "Ecco concepirai un Figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù". (Lc. 1, 28.31).

Facciamo il nostro pellegrinaggio dentro i Misteri della gioia.
Il primo Mistero è l’Annunciazione, il " Si! " di Maria.
Le povere pietre della Santa casa di Nazareth custodiscono la memoria del "Si" di Maria e la riconsegnano come una perla preziosa a tutti coloro che spiritualmente visitano quel luogo santo per pregare.

Anche a noi Maria dice: "Figli miei.. rendetevi servi del Signore e ditegli di fare la sua volontà... non temete nulla perché Dio è con voi e la sua bontà nulla vi fa mancare, la sua bontà vi protegge dal male...".

La visita di Maria a S. Elisabetta

Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu tra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!" (Lc. 1, 41-42)

Nel secondo Mistero della gioia seguiamo Maria che da Nazareth va verso la casa di Elisabetta. Perché Maria lascia la sua casa? Perché si mette in viaggio? Perché dopo aver detto "si" al Signore, sente dentro di se un fuoco, un fuoco d’amore e sente il bisogno di condividerlo.
S. Teresa di Lisieux dopo la notte di Natale del 1886, che lei chiamò la notte della mia conversione scrive: " In quella notte, sentii l’amore di Dio entrarmi nel cuore con il bisogno di donarmi agli altri. E da quel momento io fui felice".
Ecco quello che dobbiamo fare anche noi.

Anche a noi Maria dice: "Figli miei date aiuto al vostro fratello bisognoso; ogni piccola o grande azione che farete ad uno di questi fratelli più piccoli l'avrete fatto a Gesù... che Dio sia con voi e fate sì che lo sia con quelli che non lo hanno in sé".

La Nascita di Gesù a Betlemme

Maria diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia perché non avevano altro posto nella casa dove alloggiavano. (Lc. 2, 1.3-7)

Il terzo Mistero della gioia ci porta a Bethlemme dove Gesù nasce nell’umiltà e nella povertà.
La prima culla di Dio è stata la Vergine Maria.
E’ stato il suo Cuore Immacolato.
Giovanni Papini, dopo la sua conversione, meditando il mistero di Bethlemme esclamò: "Gesù potrebbe nascere anche dieci, cento, mille volte ma sarebbe tutto inutile se non nascesse nel tuo cuore."
Oggi noi vogliamo diventare, vogliamo essere la culla di Dio, la culla dove nasce Gesù.

Anche a noi Maria dice: "Figlioli miei, vi amo immensamente. Desidero comunicarvi la mia gioia e che voi la condividiate con me. Nasce ancora Gesù in mezzo a voi. Distaccatevi dalle cose materiali... dovete comprendere che senza amore non potete ottenere nulla".

La Presentazione di Gesù Bambino al Tempio

Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: "Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore" (Lc. 2, 22-23)

Il quarto Mistero della gioia ci presenta Maria e Giuseppe mentre salgono i gradini del tempio di Gerusalemme e presentano il figlio all’abbraccio del Padre.
Maria e Giuseppe in questa scena sono un’icona stupenda della missione di ogni famiglia.
E’ la Santa Famiglia modello di ogni famiglia.
Ogni genitore ha il compito di portare i figli all’incontro con il Padre.
Un figlio non è completamente nato fino a quando non è arrivato all’incontro con Dio, e questo spetta ai genitori.

Anche a noi Maria dice: "Figli miei.. siate più obbedienti alla legge del Signore, essa sarà la vostra gioia. È l'unica legge della vostra vita, è infallibile, è la vostra guida".

La perdita e il ritrovamento di Gesù fra i dottori nel Tempio

"Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?"
Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. (Lc. 2, 49.51)

Il quinto Mistero della gioia ci mette in cammino con Maria e Giuseppe per cercare Gesù.
Perché Maria e Giuseppe cercano Gesù?
Perché hanno capito che Gesù è la luce dei loro occhi, è la gioia del loro cuore.
Maria e Giuseppe non possono vivere senza Gesù.
Un solo giorno senza cercare Gesù è un giorno perduto.
S. Agostino nelle sue Confessioni scrive: " Tardi ti amai bellezza così antica e così nuova, tardi t’amai!".
Non dobbiamo perdere il tempo. Non dobbiamo sciupare neanche un momento. Vivere per noi significa cercare Gesù.

Da questa esperienza Maria ci insegna: "Figli miei non cercate invano di capire la volontà di Dio, perché grandi sono le opere del Signore... tutto ciò che vorrete sapere sui voleri di Dio nei confronti dei suoi figli lo troverete per mezzo dello Spirito Santo".

Preghiera a Maria, Madre della gioia

O Maria, Madre della gioia, tu un giorno lasciati la casa di Nazareth, portando nel cuore le note del Magnificat.
Tu sei la donna del canto. Sei la donna della letizia e del sorriso. Donaci lo sguardo limpido per vedere l’alba e il tramonto, per gioire davanti ai fiori e alle stelle. Per benedire la vita del bambino e dell’anziano. Per cantare le gioie che Dio semina a larghe mani dovunque. Tieni sempre accesa nel nostro sguardo una fiammella di contentezza che è notizia della gioia di Dio.
Fa o Maria che la festa del cielo ci contagi fin da quaggiù per portarla e regalarla a tutti quelli che incontriamo.
Liberaci dalla tristezza per cantare ogni giorno con te: "L’anima mia esulta, perché Dio è gioia, Dio è pace, Dio é festa di infinito amore". Amen.

Misteri della Luce

"Passando dall'infanzia e dalla vita di Nazareth alla vita pubblica di Gesù, la contemplazione ci porta su quei misteri che si possono chiamare, a titolo speciale, "misteri della luce". In realtà, è tutto il mistero di Cristo che è luce. Egli è "la luce del mondo" (Gv 8,12)" RVM 21.

Gesù è battezzato al Giordano

In quei giorni Gesù venne da Nazareth di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, uscendo dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: "Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto". (Mc. 1, 9-11)

Facciamo il nostro pellegrinaggio dentro i Misteri della luce.
Il primo Mistero luminoso ci fa contemplare Gesù, mite agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, immerso nei flutti del fiume Giordano.
Egli è lì come qualsiasi peccatore eppure è Lui che affoga il peccato distruggendolo nelle acque del Giordano.
È Lui che, immergendosi nel fiume, santifica la natura delle acque. È nel Giordano che si rivela, nella luce della conoscenza, la Persona del Verbo incarnato e la Santissima Trinità! Il Padre afferma che quell'uomo, Gesù di Nazareth, è suo Figlio, il Diletto.
Lo Spirito Santo conferma la Parola del Padre discendendo su Cristo e trovando in Lui rifugio, come la colomba del Cantico trova il rifugio nelle fenditure della roccia.
L'umanità di Cristo, ripiena dello Spirito Santo, inizia la sua missione di rivelatore del Padre. Seguiamolo!

Anche la Madre del Signore ci invita ad un lavacro di conversione per adempiere in Cristo Gesù ogni giustizia e ricevere il dono dello Spirito Santo: "Figli miei,…rinunciate al peccato, è necessaria la preghiera, la comunione, la penitenza, desiderate tutto questo, amate, e il Signore spanderà su di voi la sua Grazia, la sua misericordia, riempiendo i vostri cuori e le vostre anime di pace".

La rivelazione di Gesù alle nozze di Cana

Ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la Madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la Madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino". E Gesù rispose: "Che ho da fare con te, o donna! Non è ancora giunta la mia ora". La Madre dice ai servi: "Fate quello che vi dirà….". Gesù manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in Lui. (Gv. 2, 1-5)

Il secondo Mistero luminoso ci porta idealmente a Cana in un contesto di una festa nuziale. Qui è presente Maria, la madre di Gesù, che si rivela come Theotòkos = Madre di Dio, perché spinge il suo Figlio a manifestarsi come Dio in mezzo a noi, prima dell'ora stabilita. Maria con la sua fede anticipa l'ora di Gesù! Lei, la donna attenta e intuitiva, richiama l'attenzione del Figlio su un evento che potrebbe trasformarsi in tragedia in un contesto orientale di nozze: non hanno più vino (non hanno più lo Spirito Santo)!
E Gesù, vista la fede della Madre, trasforma l'acqua in vino, costituendo Maria mediatrice della effusione dello Spirito Santo e dunque mediatrice di tutte le grazie.
Chiedendo e ottenendo lo Spirito Santo noi otteniamo tutto. È necessario chiedere prima lo Spirito Santo, il resto ci sarà dato in sovrappiù.
Col miracolo dell'acqua trasformata in vino ci si rivela la dignità del matrimonio: in Cristo i coniugi sono trasformati in una realtà nuova e le nozze diventano realtà divinizzante.
I coniugi si santificano nel matrimonio.
Così l'anima unita a Cristo, come sposa allo sposo, si divinizza: entra in una realtà di unione trasformante.

Ancora oggi Maria Ss.ma rinnova questa premura verso di noi e ci ricorda ancora di attingere alla fonte inesauribile dell’amore di Dio che si manifesta in Cristo Gesù: "Figli miei,…il Signore ha fatto capire a tutti quanto sia stupenda e meravigliosa la preghiera, quanto è efficace la recita del S. Rosario e quindi la mia intercessione presso di lui…vivete quotidianamente i miei messaggi nei quali vi ripeto di fare ciò che mio Figlio vi dice".

Gesù annuncia l’avvento del regno di Dio

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il Vangelo di Dio e diceva: "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo". (Mc. 1, 14-15)

Il terzo Mistero luminoso ci fa contemplare Gesù che inizia ad operare predicando l'avvento del Regno di Dio e il perdono dei peccati e confermando la sua predicazione con i miracoli.
Con Gesù il Dio lontano è ormai l'Emmanuele: il Dio con noi, il Dio per noi.
Siamo chiamati ad accogliere e accettare questo Dio vicino e dunque a convertirci a questa nuova realtà di un Dio che si fa prossimo a noi, predicatoci da Gesù e rivelatoci in Gesù.
Se dunque Dio si è reso a noi vicino, nonostante i nostri peccati, come possiamo continuare a rimanere in essi?
Se Dio si è congiunto a noi, noi non possiamo più vivere nel peccato né tanto meno vivere senza o lontano da Lui. Se siamo di Dio, viviamo con Lui.

Maria Ss.ma rinnova ancora oggi l’appello alla conversione e il medesimo annuncio di salvezza invitandoci a comunicarlo al prossimo: "Io dico al mondo: convertitevi e sappiatelo fare in nome di Gesù, ormai non c’è più tempo per curarsi del corpo, pensate alla purificazione della vostra anima…Molti hanno dimenticato che essere veri cristiani vuol dire annunciare la Buona Novella…Spesso molti si dicono cristiani e non si accorgono che loro stessi sono causa della perduta fede. Ognuno di voi dovrebbe radicare la propria fede, per poi convertire il prossimo. Molti non sanno che la fede del vero cristiano non è un "forse". Ognuno guardi dentro se stesso e dica: "Signore, la tua salvezza mi colma di gioia, fa’ di me uno strumento di conversione". Chi sa di essere nel vero, confrontandosi con ciò che insegna il Vangelo, non può avere timore…Andate ed evangelizzate, non abbiate timore perché il mio Cuore sarà sempre con voi".

La trasfigurazione di Gesù

Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero cabdide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia che conversavano con Lui. (Mt. 17, 1-3)

Il quarto Mistero luminoso ci porta con Gesù su un alto monte e ci introduce nella luce della conoscenza della Persona del Verbo che si manifesta nella sua umanità.
Sul monte i discepoli percepiscono la divinità del loro Maestro e la divinizzazione dell'intera umanità in Lui, e ne sono rapiti. Vorrebbero vivere sempre nella contemplazione, in Cristo, della Divinità, poiché solo in Cristo è possibile contemplarla.
Sul monte Tabor Gesù diventa il luogo dove si può vedere Dio. Egli si mostra in anticipo con la luce della resurrezione e in quella luce, attraverso l'umanità trasfigurata, i discepoli vedono la Divinità come la vedremo noi in Paradiso. Ciò che Mosè vide di spalle ed Elia coprendosi il volto, è ora qui in Cristo e solo in Lui, e solo grazie alla sua umanità, manifestato e accessibile a tutti.

La Madre del Signore ci ricorda che prima di salire il monte sul quale prendere parte alla gloria del suo Figlio è necessaria la nostra piena adesione di fede alla sua persona e alla sua parola salendo, alla sua sequela, il monte della croce: "Figli miei…vi invito anche ad unirvi a me nel benedire il Signore umile re di gloria. Una gloria cui voi potete unirvi se accetterete di salvarvi seguendo il vostro Re. Una gloria che non ha valore se non in cielo, con gli angeli e con tutti i Beati. Siate sempre più degni nel godere un giorno del volto del Signore".

L’istituzione dell’Eucaristia

Quando fu l'ora, prese posto a tavola e gli apostoli con Lui, e disse: "Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio". (Lc. 22, 14-16)

Il quinto Mistero luminoso ci porta alla stanza superiore dove Gesù si consegna a noi.
Prima della sua consegna nelle mani di coloro che lo uccideranno, Egli si consegna nelle mani dei sacerdoti che lo offriranno al Padre per la salvezza del mondo e ai fedeli in cibo divinizzante.
L'Eucaristia è il sacramento che più esprime l'amore di Gesù per noi perché si consegna a noi come nostro nutrimento, come nostro maestro, come nostro medico, come nostro tutto.
Per questo motivo i santi martiri di Abitene, costretti a rinunziare alla Comunione, dicevano a coloro che li accusavano: "Sine dominico vivere non possumus!". Non possiamo vivere senza il giorno del Signore, cioè senza l'Eucaristia!
No! Senza l'Eucaristia non si può vivere, si è morti. E Gesù ce lo dice: "Se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo, non avrete in voi la vita!".
Grazie Gesù per il dono del tuo Corpo e del tuo Sangue!
Ma grazie anche per coloro grazie ai quali possiamo averne.
Conferma i tuoi sacerdoti nel tuo santo servizio e fa di loro i continuatori della tua opera di salvezza e santificazione per tutti gli uomini. Amen.

Maria Ss.ma ci invita a partecipare con rinnovato senso di fede e gratitudine alla mensa del Signore: "Figli miei,…la Santa Messa è il compendio delle meraviglie che Dio ha operato con gli uomini; vuol dire assistere al grande sacrificio della passione e morte di Gesù. Nella Santa Messa si contemplano e si celebrano i grandi misteri di Dio. Aspirate tutti alla Resurrezione, al paradiso. Figli miei, non fuggite la croce che vi è stata assegnata, anche voi così partecipate al grande sacrificio Eucaristico. Accostatevi all’Eucaristia: non si ringrazierà mai abbastanza Dio per questo immenso e meraviglioso dono…Vi ha donato la gioia e continuerà a donarvela nella Santa Messa".

Preghiera a Maria, Madre della Luce

O Maria, Madre della Luce, illumina col fuoco che porti nel grembo: Cristo Gesù, nostro Signore, i bui sentieri della nostra vita. Facci comprendere, con la luce della tua umile sapienza, i misteri del tuo Figlio. Che Gesù, splendore del Padre, sia per noi il nostro maestro e il senso della nostra esistenza. Fa' che lo ascoltiamo, lo imitiamo, lo amiamo.
Concedici una nuova effusione di Spirito Santo quando ci viene a mancare il vino della gioia: frutto della Sua presenza. Dacci la grazia di accogliere il Regno di Dio, abbandonando quello del peccato e della morte. Fa' che la luce della trasfigurazione inondi il nostro essere, tenendo gli occhi fissi sul Cristo, nel quale il Padre ha detto e rivelato tutto.
Rendici degni di ricevere sempre con purezza di cuore il dono sublime dell'Eucaristia, "deposito" posto nelle nostre mani e nel nostro cuore, affinché fruttifichi per la vita eterna.
Accompàgnati dunque a noi, Madre della Luce, nel tempo del nostro pellegrinaggio, poiché nera è la notte e lontana è la casa, ma con te siamo sicuri. Non tener conto dei nostri colpevoli ritardi, ma guidaci tu sempre più avanti, dandoci coraggio.
Aurora del mondo nuovo e Stella del mattino, prega per noi. Amen.

Misteri del Dolore

Ai misteri del dolore di Cristo i Vangeli danno grande rilievo [….], intuendo che è qui il culmine della rivelazione dell'amore ed è qui la sorgente della nostra salvezza. Il Rosario sceglie alcuni momenti della Passione, inducendo l'orante a fissarvi lo sguardo del cuore e a riviverli. [….] I misteri del dolore portano il credente a rivivere la morte di Gesù ponendosi sotto la croce accanto a Maria, per penetrare con Lei nell'abisso dell'amore di Dio per l'uomo e sentirne tutta la forza rigeneratrice. RVM 22.

L'agonia di Gesù nell'Orto degli Ulivi

In preda all'angoscia, pregava più intensamente e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. (Lc. 22,44)

Facciamo il nostro pellegrinaggio dentro i Misteri del dolore.
Il primo Mistero ci porta nel Getzemani dove Gesù prega e suda sangue.
Perché Gesù soffre? Perché Gesù arriva a sudare sangue? La spiegazione è una sola: Gesù sente il disgusto del peccato del mondo.
Gesù sente l’assurdità del peccato degli uomini e ne soffre infinitamente.
E dice anche a noi: "Vegliate e pregate con me, per non cadere in tentazione".
Anche noi dobbiamo sentire la sofferenza perché l’amore di Dio non è corrisposto.
L’Amore non è amato!

Anche a noi Maria dice: "Figli miei... siate sempre pronti a ricevere le missioni o le sofferenze che il Signore vi ha affidate e sappiate adempiervi secondo la sua volontà... se voi ricevete una sofferenza sperate che il Signore vi dia la forza per sopportarla ed offritegliela per la conversione dei peccatori. Tante volte Dio vi ha aiutati, ma voi non avete sperato".

La flagellazione di Gesù alla colonna

E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo averlo fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso. (Mc. 15,15)

Il secondo Mistero del dolore ci presenta Gesù crudelmente flagellato dai soldati.
E’ il mistero dell’infinita pazienza di Dio.
Dio che si lascia colpire e risponde con la potenza dell’amore.
Gesù ci dice in questo mistero: "Imparate da me che sono mite ed umile di cuore. Imparate da me e credete che il male si vince non con il male. Il male si vince con il bene, con la bontà, con l’amore".

Ascoltiamo ancora il dolore di Maria: "II mio pianto si accorda a quello di mio Figlio. Come consolarlo di tanta collera, è molto addolorato! Gesù subisce ancora per amor vostro, ma voi cosa fate per amor suo, se lo amate? Sono addolorata e piango per la povera umanità, per il mio Figlio Gesù ancora offeso".

La coronazione di spine

I soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra, poi..lo schernivano: "Salve, re dei Giudei!" e sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. (Mt. 27, 29-30)

Il terzo Mistero del dolore ci presenta Gesù coronato di spine, deriso ed umiliato dai soldati.
Gesù disse a Pilato: "Io sono Re, ma il mio Regno non è di questo mondo".
In questo Mistero Gesù ci ricorda che i vincitori, i vincitori della storia, non sono i prepotenti. Dice il salmo "Presto come fieno appassiranno".
I vincitori sono coloro che si uniscono a Gesù.
I vincitori sono coloro che condividono con Lui la potenza dell’amore che si immola.
I vincitori sono i poveri, i miti, i misericordiosi, i puri di cuore, i pacificatori, i perseguitati.
Rinnoviamo questo atto di fede in questo mistero.

Oggi Maria ci dice: "Figli miei... nel vostro intimo chiedetevi come avete reso grazie per il grande sacrificio fatto da Gesù... Il Signore è fedele al suo patto, voi invece, distratti, ve ne dimenticate".

Il viaggio di Gesù al Calvario

Pilato lo consegnò loro. Essi allora presero Gesù ed Egli, portando la croce, si avviò verso il Gòlgota. (Gv. 19, 16-17)

Il quarto Mistero del dolore ci presenta Gesù mentre va al Calvario, portando la Croce e accompagnato dalla sua Santissima Madre.
Prendiamo l’esempio di Maria: accompagniamo coloro che soffrono.
Non lasciamo mai sola nessuna persona quando soffre.
Facciamoci vicini ad ogni crocifisso perché in ogni dolore c’è una perla preziosa che può unirsi all’amore di Cristo per la salvezza del mondo.
Non dobbiamo sciupare, non dobbiamo permettere che si sciupi nessuna goccia di dolore.

Maria, memore delle sofferenze sue e del suo Figlio Gesù, così ci conforta: "Figli miei non scoraggiatevi se la croce è pesante. La Provvidenza divina, l’Amore di Dio, la vostra preghiera, la vostra fede, saranno il vostro conforto e la vostra gioia. Il mio Cuore Immacolato sarà il vostro rifugio".

La Crocifissione e Morte di Gesù

E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: "Tutto è compiuto!" e, chinato il capo, spirò. (Gv. 19,30)

Il quinto Mistero del dolore ci porta ai piedi della Croce. E ci fa contemplare il mistero dell’amore di Gesù.
Gesù che ci ha amati fino al segno estremo, fino al dono della sua vita per noi.
Fissiamo lo sguardo sul Crocifisso e chiediamo la grazia di commuoverci, la grazia di piangere davanti al Crocifisso, perché Gesù è morto per noi.
Perché Gesù ha dato la vita per noi. Perché Gesù a ciascuno di noi dice: "Io ti amo fino a dare la vita per te, e tu non mi ami?" Si! È la risposta che dobbiamo dare guardando la Croce.

Così se Maria divenne madre di Giovanni e se Giovanni è nostro fratello nella fede, allora Maria è anche madre nostra e ci dice: "Figli miei carissimi.. nel suo corpo mistico che è la Chiesa, il vostro amato Gesù, l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, continua a ripetere il suo sacrificio d'amore. Il mio Cuore unito a quello di mio Figlio ha sofferto in maniera unica e particolare ed è per questo che vi dico che sono la madre dei miseri e dei sofferenti, sono colei che vi consola".

Preghiera a Maria, Madre dell'attesa

O Madre, tu conosci la trepidazione e la bellezza dell’attesa. Tu hai atteso la nascita del Figlio di Dio che ha scelto Te come culla del Mistero.
Tu hai sentito il battito del suo cuore umano e divino e hai atteso la gioia di vedere il suo volto.
Tu hai atteso l’ora decisiva di Gesù e l’hai visto allontanarsi da casa per dare una casa a tutta l’umanità.
Tu hai atteso ogni giorno e puntualmente e giunto il giorno della croce.
Tu hai continuato ad attendere il lungo e drammatico Sabato Santo e hai visto la luce della Risurrezione.

Tu ora attendi per noi. Tu sei la madre dell’attesa.
Metti olio nelle nostre povere lampade e insegnaci ad attendere il ritorno di Gesù, gioiosamente, fedelmente, tenacemente, ogni giorno: Maranathà – Vieni Signore Gesù! La Chiesa Ti invoca: Vieni Signore Gesù! Con Maria Ti supplica: vieni Signore Gesù! Amen.

Misteri della Gloria

La contemplazione del volto di Cristo non può fermarsi all'immagine di Lui crocifisso. Egli è il Risorto! Da sempre il Rosario esprime questa consapevolezza della fede, invitando il credente ad andare oltre il buio della Passione, per fissare lo sguardo sulla gloria di Cristo nella Risurrezione e nell'Ascensione. RVM 23

La Risurrezione di Gesù

L'Angelo disse alle donne: "Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto, come aveva detto".
(Mt. 28, 5-6)

Facciamoci pellegrini dentro i Misteri della gloria.
Il primo Mistero glorioso è la Risurrezione di Gesù.
E’ il grande annuncio cristiano: La morte è vinta! Cristo è risorto! La festa è già iniziata!
E’ il mistero che fonda la nostra speranza, fonda il nostro ottimismo.
Il cristiano è per definizione un ottimista, perché sa e crede che Gesù è risorto.
E noi che siamo uniti con Cristo già partecipiamo della sua vittoria; già partecipiamo della sua festa: si tratta soltanto di aspettare, si tratta soltanto di attendere, ma l’alba è già iniziata!

E Maria così ci esorta: "Figli miei.. passate attraverso il mio Cuore, vi porterà a Gesù e troverete la vera pace. Quella pace per la quale Gesù è morto e risorto lasciandovela. Non sprecate tale dono, ma coltivatelo in voi stessi, nel vostro cuore... Aspirate tutti alla Risurrezione, al Paradiso".

L'Ascensione di Gesù al cielo

Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. (Mc. 16.19)

Il secondo Mistero della gloria, fa alzare i nostri sguardi verso il cielo e ci fa vedere Gesù mentre ascende al cielo.
Nell’ultima cena Gesù disse agli apostoli: "Io vado in cielo a preparare un posto per voi. Quando vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me".
La chiesa guarda sempre verso il cielo, non per dimenticare la terra, ma per prendere l’ispirazione giusta per lavorare sulla terra. Lo sguardo verso il cielo non ci distacca dai problemi, non ci allontana dalla fatica della vita, ma ci da l’ispirazione giusta per amare i fratelli.
Amarli guardandoli con lo sguardo del cielo.

Anche per noi vale questo mandato, infatti Maria ci dice: "Figli miei, portate sempre l'amore nei vostri cuori, ... portate le parole del Vangelo per le strade, in famiglia, in tutto il mondo... Propagate l'amore di Gesù predicando e vivendo il S. Vangelo: che sia nelle vostre menti, sia la vostra parola, ma che soprattutto sia scrittura nei vostri cuori".

La discesa dello Spirito Santo

Apparvero loro lingue come fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo. (At. 2, 3-4)

Il terzo Mistero della gloria ci porta nel cenacolo per vivere l’esperienza della Pentecoste.
Gesù disse agli Apostoli e lo dice anche a noi:" Non vi lascio soli, non vi lascio orfani, io manderò lo Spirito Santo". La promessa di Gesù si è puntualmente compiuta: è la Pentecoste. E la Pentecoste non è un momento della vita della Chiesa, ma è la stagione dentro la quale perennemente vive la Chiesa.
La Chiesa vive di Spirito Santo. La Chiesa ha continuamente bisogno di Spirito Santo, per questo la Chiesa continuamente entra nel Cenacolo e prega con Maria e invoca con Maria e continuamente esce dal Cenacolo per raccontare a tutti la Buona Notizia con la potenza dello Spirito Santo.

Quella stessa Maria, presente nel giorno di Pentecoste, oggi ci dice: "Figli miei.. senza la forza del Santo Spirito nulla sta nell'uomo... con questo vi voglio dire di invocare sempre lo Spirito Santo, perché sia giusto che tutti gli uomini possano avere in sé un vero compagno fedele, un compagno spirituale che li possa rendere spirituali nell'Amore di Cristo. Ascoltatemi io sono la vostra Madre e so che lo invocate poco...Abbandonatevi totalmente a me, al mio Cuore, io sono la dimora dello Spirito Santo".

L' Assunzione di Maria SS.ma in cielo

D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo Nome. (Lc. 1, 48-49)

Il quarto Mistero della gloria ci fa guardare ancora verso il cielo e ci fa vedere Maria assunta in cielo. La Madre accanto al Figlio.
Nel suo Magnificat Maria dice: " Dio rovescia i potenti dai troni e innalza gli umili!". Questa parola di Maria si compie prodigiosamente e meravigliosamente proprio nella sua vita Dio rovescia i potenti dai troni ed innalza gli umili.
Maria è la più umile di tutte le creature apparse sulla terra e Maria è la prima a partecipare al trionfo del Risorto, al trionfo del suo Figlio. Con l’assunzione di Maria al cielo, Gesù ha detto a sua Madre: "Grazie! Grazie per il tuo si, grazie per il tuo dono, grazie perché tu mi hai dato la tua carne attraverso la quale Io ho redento il mondo!".

Ella così ci esorta: " Figli miei, venite a me vi porterò a Gesù. Questo è il mio invito principale che rivolgo al vostro cuore, e affinché voi possiate riceverlo meglio siate costanti nella preghiera, impiegate più tempo per Dio. Confessatevi, comunicatevi, non riponete mai il vostro Rosario... Abbandonatevi al Sacro Cuore di Gesù e al mio Cuore Immacolato: consacrate le vostre famiglie ai nostri Cuori, porteranno pace alle vostre anime."

L'incoronazione di Maria SS.ma Regina del cielo e della terra

Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. (Ap. 12,1)

Il quinto Mistero della gloria è il Paradiso, dove la fede ci fa vedere Maria , Maria regina degli Angeli e dei Santi.
Questo mistero è il nostro futuro.
Gesù disse agli apostoli e lo dice anche a noi: " Tenete i fianchi cinti e la lampada accesa. Siate come coloro che aspettano il loro Signore quando torna dalle nozze". Noi aspettiamo, siamo il popolo che aspetta la festa.
L’apostolo Pietro scrive: " Noi aspettiamo cieli nuovi e terra nuova nei quali avrà stabile dimora la giustizia" e l’Apocalisse termina con una preghiera: " Maranathà, vieni Signore Gesù". Cioè affretta la tua festa, portaci in paradiso con te, perché noi viviamo aspettando, aspettando con ansia questo momento, perché quello è il momento del compimento della vita. Maranathà, Si! Vieni Signore Gesù!

E a noi dice: "Figli miei, sono venuta per avvisarvi, il mio avviso è legato alla vostra salvezza... Il mondo ha offeso molto nostro Signore, deve correggere i propri errori...la pace nel mondo è stata affidata al mio Cuore Immacolato... quando esso trionferà sarà onorata la Regina della Pace."

Preghiera a Maria, Regina delle famiglie

O Maria donna del "Si!", l’amore di Dio è passato attraverso il tuo cuore ed è entrato nella nostra tormentata storia per riempirla di luce e di speranza. Noi siamo legati profondamente a Te. Siamo figli del tuo umile "si!".
Tu hai cantato la bellezza della vita perché la tua anima era un limpido cielo dove Dio poteva disegnare l’amore e accendere la luce che illumina il mondo.
O Maria donna del "Si!" prega per le nostre famiglie affinché rispettino la vita nascente e accolgano e amino i bambini stelle del cielo dell’umanità.
Proteggi i figli che si affacciano alla vita, sentano il calore della famiglia unita, la gioia dell’innocenza rispettata, il fascino della vita illuminata dalla fede.
O Maria, donna del "Si!" la tua bontà ci ispira fiducia ci attira dolcemente a Te, pronunciando la più bella preghiera, quella che abbiamo appresa dall’angelo e che vorremmo non avesse mai fine:" Ave o Maria, piena di grazie il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù. Santa Maria Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen".

"Regina della famiglia, prega per noi".

 

 

LITANIE LAURETANE

LITANIE DI MARIA REGINA

LITANIE BIBLICHE A SANTA MARIA

LITANIE A MARIA MADRE DELLA CHIESA

LITANIE A MARIA MADRE DEL REDENTORE

LITANIE MONFORTANE

LITANIE ALLA REGINA DEL SANTO ROSARIO

LITANIE ALLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO

LITANIE PER IL TEMPO DI AVVENTO

LITANIE PER IL TEMPO DI QUARESIMA

LITANIE PER LA RISURREZIONE DI CRISTO

LITANIE SECONDO LE MESSE DELLA BEATA VERGINE MARIA

LITANIE DEL CUORE

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