INDICE

Breve storia delle apparizioni

Descrizione e gestualità della S. Vergine

Le locuzioni e l’intima unione con Maria

I segreti e l’ultima apparizione

Posizione della Chiesa

Luogo delle apparizioni


Breve storia delle apparizioni

Al tempo delle apparizioni Rosario aveva 15 anni, essendo nato a Catania il 22 giugno 1971. Figlio unico, si è trovato a vivere in una famiglia di soddisfacenti condizioni economiche, a causa dell'andamento buono dei commerci del padre. Nella fanciullezza niente lasciava presagire l'esperienza delle apparizioni. Tutto il suo cammino scolastico ed ecclesiale si realizza a Catania, dove i suoi abitano e dove il padre, morto nel 1994, ha lavorato. La scuola materna e la prima elementare Rosario le porta a termine presso l'istituto delle Sacramentine. Dalla seconda elementare al secondo liceo scientifico, studia al "Leonardo da Vinci", presso i Fratelli delle Scuole Cristiane. Poi preferisce passare al liceo classico che completa presso l'istituto "Principe Umberto" per poi iscriversi a Lettere Classiche presso l'Università di Catania e si laurea.

All'interno di questa storia abbastanza comune, si inserisce ad un certo punto una esperienza di malattia di origine virale, che comportava debilitanti e persistenti febbri. Proprio quando questa malattia sembrava diventare una condanna, giacché non si riusciva a scoprirla e a curarla, per Rosario sono cominciate le manifestazioni soprannaturali, il 4 maggio 1986. Il 18 giugno dello stesso anno la S. Vergine, come promesso, gli ottenne la guarigione, anche se in seguito gli chiese di offrirsi a Dio accettando tutto quanto il Signore avrebbe permesso che gli accadesse offrendo ogni sofferenza per la conversione dei peccatori.

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Descrizione e gestualità della S. Vergine

Le apparizioni iniziano domenica 11 maggio 1986 su una piccola roccia nelle campagne di Borrello, una contrada di Belpasso) e si concludono il 1° maggio 1988. Sono, in tutto, 32 e nell'ultima la Madonna preannuncia la 33ª ed ultima apparizione che è avvenuta il 25 marzo 1999.

A chi, autorizzato dal Vescovo, gli ha chiesto come avvenivano le apparizioni e come vedesse la S. Vergine Rosario ha così risposto:

"Ogni qualvolta (dopo essermi inginocchiato ed aver atteso qualche minuto in preghiera e col capo chino) ho alzato lo guardo al di sopra della roccia, non ho visto subito la Madonna, ma prima vedevo una nuvoletta venire da quella parte dove vi è il mare, che si avvicinava alla roccia con velocità sostenuta.

Poggiatasi sulla roccia, la nuvola splendente e di una grandezza tale da avvolgere una persona, cominciava ad aprirsi, alla stessa maniera di un fiore e con la stessa velocità con la quale si era diretta verso la roccia. Mentre la nuvola si apriva, cominciava a trasparire la luce della Madonna, che era talmente forte in intensità che la luminosità del sole sembrava diminuire al punto tale da apparire come appare la luna di giorno. Nello stesso momento si percepiva che il vocio più o meno leggero delle persone circostanti diminuiva a tal punto da sentire il silenzio più assoluto intorno a me. Nel frattempo la nuvola, aprendosi, si raccoglieva tutta sulla roccia per formare una sorta di cuscino tra la roccia stessa e i piedi della Madonna. L'apertura della nuvola procedeva in modo tale da far vedere prima la testa della Madonna (qui cominciavo il "Ti saluto, o mia Regina...") per poi proseguire fino ai piedi.

Attorno non si percepiva nessuna sensazione: sembrava di essere soli e che ci fossero soltanto la Madonna e la roccia. La luce della Madonna era sconfinata, ma ciò non offendeva la vista, al contrario, calamitava lo sguardo verso di Lei, ti faceva desiderare di guardarla e di guardarla ancora, sempre.

Prima di parlare con me, la Madonna volgeva lo sguardo verso la gente, sorridendo, immagino che si compiacesse nel guardare i suoi figli accorsi al luogo delle apparizioni.

Dopo di che chinava lo sguardo verso di me e incominciava a parlare".

"La Madonna mi è apparsa sempre vestita di bianco. Ma di un bianco incandescente come i riflessi argentei del sole in un'acqua placida e cristallina. Questa luminosità intensissima faceva sì che anche il cielo, che faceva da sfondo all'immagine della Madonna, cambiasse il suo usuale colore e che, da celeste che era, assumesse quegli stessi colori che si vedono all'aurora.

La Madonna ha sempre indossato un manto bianco che dal capo le pendeva fino ai piedi ricoprendo la Sua persona. Gli orli del suo mantello sembravano d'oro. Il suo vestito era tutto intero, stretto alla vita da una cintura (i cui orli sembravano d'oro) che, annodata con un solo nodo, pendeva fin oltre le ginocchia. Il lembo destro era un po' più lungo del sinistro. Il vestito, con un semplice girocollo e le maniche non molto strette ai polsi, ricadeva morbidamente sui piedi facendo delle delicate pieghe ai lati di questi, ma senza coprirli del tutto.

I piedi erano scalzi e si potevano vedere (ambedue) sin oltre le dita, poggiavano sulla nube che era molto densa: non si aveva l'impressione che la Madonna poggiasse sul vuoto o che fosse sospesa a mezz'aria. La carnagione della Madonna è chiara, leggermente più rosata sugli zigomi. I capelli sono castani, ma con un riflesso leggermente più rossiccio, come le venature che hanno le castagne; sono leggermente ondulati; non so se sono lunghi o corti, non mi è mai capitato di vedere il capo della Madonna scoperto. Gli occhi sono di un azzurro intenso, sembrano zaffiri. A volte il mare assume questo tipo di colore, e luccicando al sole, ricorda, anche se molto lontanamente, gli occhi della Madonna.

Il Cuore è di un rosso scuro, circondato da tante spine che gli si aggrovigliavano attorno. Il Cuore della Madonna sembra immerso in un roveto e sopra di esso vi è una fiamma. Comunque, tutto il Cuore emana una luce intensa, penetrante e avvolgente. Ogni qualvolta la Madonna me lo mostrava io mi sentivo pregno di quella luce come una spugna immersa nell'acqua, la sentivo di dentro e di fuori. Questo Cuore Soave, però, non mi appariva all'esterno del vestito della Madonna, come molti erroneamente credono, ma era talmente luminoso che traspariva all'esterno e il vestito in quel punto era trasparente come un velo.

La Madonna portava sempre un rosario nella mano destra. I grani di questo erano bianchi come perle, mentre la catena e la croce sembravano d'oro. Le sue mani non sono molto grandi, direi proporzionate alla sua persona e alla sua statura (un metro e sessantacinque circa), non sono affusolate, ma neanche grassocce.

La Madonna non dimostra un'età superiore ai 18 anni".

Circa la gestualità, nella prima apparizione (11-5-1986) la Madonna aveva "le mani giunte e un rosario tra le mani".

Nell'apparizione del 18 giugno 1986, subito dopo la rivelazione del titolo, "la Madonna disgiunse le mani e allungò il braccio destro in avanti con il rosario in mano come ad invitare alla preghiera, il sinistro lo piegò un po' in segno di protezione". Qui Maria manifesta il suo Cuore.

Quando la Madonna impiegò un'intera apparizione per la recita del Santo Rosario (1-12-1986) insieme col veggente, "incominciò con il segno della croce". Dopo assunse una posa nuova rispetto alle altre apparizioni, compiendo un gesto significativo: "la croce del suo rosario la teneva appoggiata sul suo Cuore immacolato, con la mano destra, mentre con la mano sinistra faceva scorrere i grani".

Il l° febbraio 1987 a un certo punto dell'apparizione, Rosario racconta che la Madonna "accostò le sue mani l'una accanto all'altra aperte. Dalle palme uscì una luce intensa che cadde a terra un po' più avanti dove io ero inginocchiato; io guardai e vidi che la terra si spacco". Segue la visione dell'inferno.

Diverse volte la Madonna si è presentata piangendo, Addolorata (cfr. 8-7-1986; 18-6-1986).

Nell'apparizione del l° aprile 1988 si presenta stando in ginocchio presso la croce e invita Rosario a recitare tre misteri del S. Rosario, ed è qui che Rosario nota attraverso un movimento della Madonna come Ella "intercede per noi": "Ho notato una cosa molto bella, quando recitavo "...Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori..." la Madonna alzava amorevolmente lo sguardo verso l'alto".

Per quanto concerne la gestualità della S. Vergine Rosario racconta:

"Sin da quando ho cercato di descrivere la Madonna così come mi è apparsa, molti si sono chiesti se in tutte le trentadue apparizioni la S. Vergine si è mostrata nello stesso modo, ossia con la mano destra protesa in avanti, con la sinistra piegata un po' più indietro, e con la visione del Cuore Immacolato.

A questa domanda debbo rispondere di no, giacché gli atteggiamenti che ha assunto la Madonna sono vari e tanti. Tuttavia ho preferito quell’atteggiamento in particolare perché mi ha colpito di più e perché mi sembra sintetizzare al meglio il messaggio del Cuore Immacolato della Regina della Pace.

Infatti anche la gestualità della Madonna ha un suo significato, un suo linguaggio, un suo messaggio.

Descrivere ogni minimo gesto della Madonna è quasi impossibile, tuttavia non è difficile ricordare quelli più particolari e i più ricorrenti.

Quando la S. Vergine parla del S. Rosario, raccomandandolo come preghiera molto efficace, lo porge in avanti e subito dopo lo alza un po' in alto. Interpretazione: sembra che lo presenti come se fosse un'ancora di salvezza o che sia un mezzo potente per sollevare gli animi dai turbamenti della vita; per elevare gli animi alle realtà celesti o come se fosse una catena d'amore che lega gli uomini a Dio.

Quando parla del suo Cuore Immacolato lo indica con il dito indice della mano destra, la stessa mano che tiene la corona del Rosario: sembra che indichi una strada più sicura nel cammino verso Dio, che sia la porta di un rifugio sicuro, che sia la sede più intima dell'amore di Dio che abita in Lei, una sorta di luogo dove si ha più conoscenza diretta della perfetta Carità, un centro in cui l'anima che vi si abbandona totalmente viene trasformata, plasmata, perfezionata. È importante che la S. Vergine lo indichi con la stessa mano con la quale tiene la corona del Rosario, in quanto fa capire che la preghiera è il mezzo per accedere al Cuore di Maria.

Quando il l° novembre 1987 la Madonna disse: "Li voglio tutti santi i miei cari figlioli", fece un movimento con ambedue le mani (quasi volesse accogliere tutta la gente presente quel giorno nella radura) per poi poggiarle sul suo petto, aperte una sull'altra sul cuore, come se il cuore fosse un mezzo efficacissimo per la santità.

Quando il l° giugno 1987 chiesi alla Madonna come si facesse ad invocare bene lo Spirito Santo, Ella rispose: "Abbandonatevi totalmente a me, al mio Cuore, io sono la dimora dello Spirito Santo...", accompagnando queste parole ad un gesto: Ella rivolse ambedue le mani al suo Cuore, dopo di che distese le braccia come una Madre che invita i figli a correre da Lei e ad abbracciarli.

A proposito dei figli: quando parla dei peccatori assume un aspetto serio e severo; è ancora più severo, o meglio triste, quando parla delle offese inflitte a Gesù con i peccati. Tuttavia, quando la Madonna mi fece vedere l'Inferno nella visione del l° febbraio 1987, il suo volto era sì serio, ma non turbato, non vedevo nessun tipo di alterazione sul suo volto, quasi volesse dirmi che ormai non c’era nulla da fare per quelle anime che erano immerse in quel fuoco e che ciò era dipeso da loro.

Quando la Madonna benediceva, lo faceva a volte stendendo le mani con le palme rivolte in avanti verso il basso (specialmente quando benediceva gli oggetti), altre volte accennando un segno di croce, in modo non timido, ma con discrezione quasi non volesse sostituirsi alla figura del sacerdote, e questo particolare motivo l'ho potuto constatare più di una volta, anche perché Lei stessa lo ha ribadito.

Quando l'8 dicembre 1987 è apparsa nella chiesa dell'Oratorio S. Filippo Neri ad Acireale, la Madonna teneva le mani giunte; solo alla fine del suo messaggio, pronunziando le parole: "Preghiera, Riparazione, Penitenza" disgiunse le mani e, accompagnando le tre parole, le alzò gradatamente tre volte (come quando si fa cenno di alzarsi), e nel frattempo appariva la visione del suo Cuore Immacolato".

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Le locuzioni e l’intima unione con Maria

Tra i fenomeni che hanno visto protagonista Rosario bisogna prenderne in considerazione due molto meno noti delle apparizioni, ma non meno significativi: le locuzioni e l’intima unione con Maria.

Sappiamo che il fenomeno ha avuto inizio il 7 ottobre 1987, festa della Madonna del Rosario, quando nell’apparizione del l° ottobre 1987 la S. Vergine gli aveva annunciato che il 7 ottobre egli avrebbe ricevuto un dono da parte del Signore.

Con queste parole: "il Signore desidera concederti una grazia che è per il bene comune del suo popolo".

Proprio questa è la definizione di carisma. Si tratta di un dono straordinario che non è dato per uso personale del singolo fedele, ma appunto "per il bene comune" del popolo di Dio.

La locuzione rientra nell’ambito dei doni che il Signore fa nei due sensi del bene comune e dell’edificazione personale.

Rosario ha avuto locuzioni anche dopo la fine delle apparizioni. Circa le modalità egli precisa che non si tratta di locuzione interiore, ma di un’altra forma, definita locuzione auricolare dagli studiosi di fenomeni mistici.

Egli afferma infatti che la voce gli arriva dall’esterno ed in modo inequivocabile. Esempi illustri di questo dono sono Adamo ed Eva (Gen 3,9), Agar (Gen 21,14 19), Samuele (I Sam 3,3-14).

Lo stesso p. Dino, il primo direttore spirituale del veggente, in un momento critico per la propria fede nelle apparizioni, una notte (e forse anche altre volte) pare abbia avuto questa forma di locuzione.

Rosario, per quanto riguarda le sue locuzioni auricolari afferma che la voce da lui udita sia quella del Signore Gesù, dal quale, tra l’altro, ha ricevuto dei messaggi legati agli appelli della S. Vergine (vedi oltre).

Per quanto concerne il secondo fenomeno, basti pensare che un giorno gli fu chiesto qual era il suo stato d’animo nel periodo seguente il 1° maggio 1988, giorno dell’ultima apparizione. Così egli rispose: "Qualche minuto dopo l’ultima apparizione, il mio stato d’animo era identico a quello delle altre apparizioni nonostante la Madonna mi avesse detto: "...non verrò più". Però, quando mi resi conto che non avrei più rivisto la Madonna per lungo tempo, lo sconforto prese il sopravvento, sia mentre scrivevo il messaggio, sia leggendo il messaggio sia, infine, pensandoci soltanto.

La sera stessa accusai un forte dolore al petto quasi ci fosse un fuoco a squarciarmi il cuore, chiamai anche una nostra amica di famiglia medico, che mi diede delle gocce, ma niente, quel fuoco sembrava non volesse scomparire. Poi cominciai a notare che questo stato mi provocava non dolore, ma un indeterminabile piacere e conforto che mi ricordava, anzi mi faceva sentire allo stesso modo che ho descritto nell’apparizione del 18 giugno ‘86: allora la Madonna mi fece vedere il suo Cuore Immacolato e la luce di questo la sentivo di dentro e di fuori, pregno come una spugna immersa nell’acqua. Questo stato mi si chiari completamente pensando al seguito di quelle parole: ". ..non verrò più"; la Madonna mi aveva promesso: "...ma ciò non vuoi dire che ti ho abbandonato, il mio cuore sarà sempre con te...".

Da allora sino ad oggi sento la presenza di questo "fuoco spirituale", interiore, che mi fa percepire la presenza di Maria nella mia vita quotidiana, ma soprattutto nelle circostanze che riguardano gli avvenimenti legati alla roccia di Belpasso".

In sostanza è un fenomeno che sembra richiamare le cosiddette "ferite d’amore" che appartengono al settimo grado di orazione. S. Teresa d’Avila afferma che "si tratta di una specie di ferita che sembra fatta nell’anima come se qualcuno ci faccia passare una freccia nel cuore, oppure nell’anima. Se ne ha un dolore così vivo da uscirne in lamenti, ma insieme tanto delizioso da non voler mai che finisca" (cfr. A. R. MARIN, Teologia della perfezione cristiana, Cinisello Balsamo, Milano, 1989, p. 880, citato in nota da FRANCO SOFIA, Belpasso: un messaggio da Cuore a cuore, Edizioni Segno, Udine, 1995, p. 295).

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I segreti e l’ultima apparizione

Riguardo ai segreti è giusto mantenere un doveroso e prudente rispetto nei riguardi di questo argomento, ci limitiamo pertanto a riferire quel che già si sa dai messaggi e quel che si può conoscere attraverso ciò che lo stesso Rosario nel quarto anniversario delle apparizioni (11-5-1991) ha chiarito mediante una relazione ufficiale ed alcune altre delucidazioni date successivamente.

I segreti sono stati dati a Rosario il l° marzo 1987. Sono in numero di dodici, di cui due riguardano solo Rosario.

Nell’ultimo messaggio, 1° maggio 1988 la Ss. Vergine avvisa: "Dopo il periodo di pace che concederò al mondo per mezzo del mio Cuore, accadrà che molti si allontaneranno da Dio, si vergogneranno di Lui. Finito il periodo di pace, accadranno molti eventi spiacevoli, per ogni famiglia, per ogni città, per ogni nazione, per il mondo intero; questo perché molti si adageranno di nuovo e si dimenticheranno di Dio e delle sue leggi. La Chiesa avrà molto da soffrire. Ma prima che tutto questo accada ti avvertirò in modo che tu possa dirlo a tutti. Sarà questo il segno tangibile delle mie apparizioni ed è più importante dei segni nel cielo per la sua gravità. Non scoraggiatevi: guardate sempre ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria. Che il Santo Vangelo sia nelle vostre menti, sia la vostra parola, ma che soprattutto sia scrittura nei vostri cuori".

Ammesso che quest’ultimo messaggio si riferisca ai segreti, ma a noi non è possibile averlo per certo, il loro contenuto dovrebbe essere grave e importante per stessa ammissione di Rosario il quale l’11 maggio 1991 Rosario dava questa precisazione: "Molti si sono chiesti se tali eventi spiacevoli siano molto dolorosi. Vi basti sapere che ho pianto per intere settimane e forse non avrei avuto più pace se il Cuore della nostra Madre non mi avesse consolato e se la Grazia del Signore non mi avesse assistito".

Ancora dal contesto dei messaggi si arguisce che i pericoli, contro cui i segreti mettono in guardia, hanno come causa il peccato, la mancata risposta da parte dell'uomo agli appelli di Dio: "… molti si allontaneranno da Dio, si vergogneranno di Lui. Molti si adageranno di nuovo e si dimenticheranno di Dio e delle sue leggi".

Dio dà all'uomo la possibilità di purificarsi e di evitare certi pericoli attraverso un'azione che consiste in una vita di penitenza, preghiera, di riparazione attraverso le opere buone, i sacrifici, i digiuni, nel ricorso ai sacramenti. In particolare, i peccati contro cui la S. Vergine ci mette in guardia sono: "la superficialità" (1-2-1988), "l'adagiarsi" (1.5.88), l'essersi "venduti coscientemente alla felicità mondana" (1-2-1988), "la dimenticanza di Dio e delle sue leggi" (1-5-1988), come pure l'indifferenza "verso Gesù e il suo sacrificio" (1-6-1987).

Tutti questi peccati hanno la loro sede nel cuore di pietra (1-8-1987). Il popolo di Dio in modo particolare ha un ruolo decisivo. Mettendo in pratica gli inviti di Maria si collabora per "lo scioglimento dei cuori ormai impietriti", per la loro "purificazione" e "infervoramento" (1-8-1987) e per portare tutti all’unità del Cristo totale e alla pace.

Che il Signore manifesti l'esistenza di questi segreti, è un segno ulteriore dell'amore misericordioso del suo Cuore e della speciale predilezione verso il suo popolo.

Di fronte ai segreti, come si è già detto, non si deve avere un atteggiamento improprio. Non ci si deve accostare né con vana curiosità, né con aria di sufficienza, ricordando che Dio non apre il suo Cuore ai superbi e ai sapienti di questo mondo (Mt 11,25). Ai segreti occorre avvicinarsi con rispetto, con lo stesso rispetto che si deve alla Volontà di Dio che ne è la fonte.

Circa i tempi, si deve dire che non ci si deve fare illusioni circa una scadenza immediata dall'oggi al domani.

La Madonna ci annuncia che darà un segno a prova delle sue apparizioni e spiega in che cosa consiste: "Prima che tutto questo accada ti avvertirò in modo che tu possa dirlo a tutti. Sarà questo il segno tangibile delle mie apparizioni ed è più importante dei segni nel cielo per la sua gravità" (1-5-1988).

Dunque, l’ultima apparizione della B. V. Maria (che come si è recentemente appreso è avvenuta il 25 marzo 1999) serve a comunicarci qualcosa che è motivo di speranza, di gioia, un segno di salvezza per la Chiesa e per gli uomini di buona volontà. Rosario afferma: "Per quanto riguarda ciò che avverrà dopo il periodo di pace, bisogna ricordare che la Madonna ci avviserà prima e ci proteggerà se noi seguiremo ciò che ci indicherà di fare in quell'occasione".

Circa il settimo segreto, inoltre, la Madonna non dice che non c'è più, ma che è stato "sostituito con un evento più bello". Inoltre non dice neppure che sarà bello per tutti, ma solo "per tutto il popolo di Dio sparso sulla terra". Ulteriori spiegazioni le ha date Rosario l'11 maggio 1991 evitando di creare allarmismi e paure, e usando tutte le cautele ed esortazioni necessarie perché non ci sia solo tristezza, ma anche fiducia. Egli afferma così: "Ora sono pieno di speranza nella bontà del Signore. Infatti Dio non vuole terrorizzare i suoi figli, ma li vuole ammonire proprio come il simbolo dei fianchi della Madonna cinti da una fascia bianca: essere sempre pronti. Il Signore non abbandona i suoi figli, il suo Amore è senza limiti e quando il mondo sembrerà tormentato da tristi eventi pronti per giungere al culmine, splenderà un faro nella notte: il settimo segreto, di cui la Regina della Pace ha detto: "Esso sarà sostituito con un altro evento che sarà bello per tutto il popolo di Dio sparso sulla terra". Infatti la Santa Vergine ha detto che apparirà ancora una volta e non solo ci avviserà per mezzo mio prima che tutto ciò accada, ma verrà anche a proteggerci e a sostenerci quando la prova si farà più dura, facendomi svelare il settimo segreto, il segreto della Misericordia".

Come per tutti i segreti anche questo sarà annunciato prima; però "la Madonnadichiara Rosario non solo ci avviserà per mezzo mio prima che tutto ciò accada, ma verrà a proteggerci e a sostenerci quando la prova si farà più dura, facendomi svelare il settimo segreto, il segreto della misericordia".

Tuttavia bisogna osservare cautamente che tra l’ultima apparizione e il settimo segreto non deve esserci necessariamente una stretta consequenzialità temporale. Ma semmai è lecito ipotizzare che l’ultima apparizione ci prepari al "segreto della misericordia".

Verso la fine di Gennaio del 1991, quando era scoppiata da poco la "Guerra del Golfo", ad Acireale nell'Oratorio dei padri Filippini in una ristretta cerchia di persone, Rosario ebbe a dire: "Anche questa durerà poco"; e nello stesso tempo rassicurò una signora intorno ai segreti, invitandola a non preoccuparsi perché a quell'epoca "noi saremo come sotto un ombrello".

Il settimo segreto manifesterà la misericordia di Dio al mondo ma soccorrerà coloro che non andranno dietro al principe del mondo. Ulteriori chiarimenti su questo segreto li diede Rosario stesso e per evitare inutili elucubrazioni o illazioni un giorno precisò che "qualcosa di dimenticato" allora sarebbe stato ripreso. Riguardo al Popolo di Dio che usufruirà dei benefici del settimo segreto, Rosario spiegò che "chiunque torni alla Chiesa con una vita di fede che rispecchi la luce del Vangelo, può considerarsi facente parte del Popolo di Dio". Successivamente confermò ciò che già si poteva dedurre dal messaggio della Madonna (cfr. 1-3-1988), che cioè: "Il settimo segreto è più bello, non per tutta l’umanità, ma per il Popolo di Dio che potenzialmente può accrescersi all’infinito così come è infinita la Misericordia di Dio".

Riguardo poi alle parole "qualcosa di dimenticato", Rosario diede questa spiegazione: "Non si pensi ad una mancanza contro i comandamenti di Dio o a qualcosa che contravviene le verità insegnate dalla Chiesa, semmai si deve pensare a un qualcosa che era in uso nella vita della Chiesa e che è stato tralasciato, ma che secondo le circostanze che si verranno a creare sarà ripreso".

E fece un paragone: "Il navigatore che con la sua nave è diretto verso il porto, non cambia la sua meta se il mare è in tempesta, ma con il faro non corre il rischio di perdere la rotta e viene facilitato a raggiungere il porto in modo più sicuro.

Il navigatore è il Popolo di Dio. Il porto è il rifugio, la salvezza.

Il faro è il settimo segreto che facilita il raggiungimento del porto e, nel nostro caso, del rifugio".

Sui segreti c’è da dire ancora che già due di essi sono stati messi per iscritto e consegnati in buste sigillate da più di quindici anni al Vescovo, essi non potranno essere letti se non quando Rosario non ne riconosca il momento opportuno per mezzo di una richiesta esplicita del Cielo.

In seguito Rosario ha fatto altre due relazioni, una il 1° ottobre 1993 (In realtà si tratta di un discorso a voce in forma di esortazione che Rosario non ha mai messo per iscritto e, perciò, non ha mai confermato o firmato neppure le versioni stampate che sono circolate in seguito, ma accettato un resoconto che è stato fatto in seguito) e l'altra, che sembrerebbe l'ultima, in data 11 maggio 1999, sono tutte riportate in coda ai messaggi).

Si consiglia di leggere attentamente l'ultima relazione e fare attenzione ai punti sottolineati perché sono in stretto rapporto sia con i voleri comunicati a Rosario dal Signore sia con l’ultima e attesa apparizione promessa dalla S. Vergine (entrambi resi noti di recente).

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Posizione della Chiesa

Sulle apparizioni alla Roccia di Belpasso, la Chiesa ha assunto sempre un atteggiamento prudente, come è giusto di fronte a siffatti fenomeni, ma con accentuata propensione alla veridicità delle stesse. A conferma di ciò, l'Arcivescovo di Catania, S. E. Mons. Bommarito, ha sempre mantenuto un contatto strettissimo con Rosario e, in diverse interviste, ha definito il veggente "il ragazzo pulito di Belpasso" (cfr. Jesus n.5 - maggio 1989) ed è stato più volte alla Roccia, sia in forma ufficiale, sia in forma strettamente privata.

Dall'intervista rilasciata a Jesus, nel 1989:

"Di Rosario Toscano avevo già sentito parlare quando ero vescovo ad Agrigento. Le presunte apparizioni avvenivano sempre a mezzogiorno del primo giorno del mese. Mi stupiva, però, questo strano appuntamento, così come mi impressionava che ad esso accorressero migliaia di persone. Per fare un esempio, solo da Burgio, un piccolo paese della mia precedente diocesi, una domenica erano partiti per Borrello (n.d.r.: contrada di Belpasso in cui avvengono le apparizioni) sei pullman di devoti, cioè tutti, parroco compreso.

Appena mi sono insediato, mi sono visto arrivare anche Rosario Toscano. Ci siamo incontrati tre volte ed abbiamo in programma altri incontri. Devo dire che il ragazzo è veramente pulito. Questo è un dato di fatto che ho riscontrato attraverso gli incontri. È un ragazzo sano, equilibrato, sereno; non ama polarizzare su di sé l'attenzione.

Una volta mi ha detto testualmente: "quanto sono contento che adesso la gente non cerca più me, ma va alla roccia a pregare la Madonna". Lo ha detto senza rendersi conto di dire una cosa importante. Mi ha sempre detto: "Se lei vuole che io vada alla roccia a pregare, io ci vado; se lei non vuole, non ci vado. Se mi vuole assegnare il giorno, me lo assegni.", cioè piena disponibilità".

Il 1° maggio 2000, l'Arcivescovo di Catania, S.E. Mons. Bommarito, ha benedetto la statua della Madonna della Roccia di Belpasso ed ha consacrato la Cappella elevandola nel contempo a dignità di Santuario Mariano dell’Arcidiocesi di Catania e applicando ad esso l'indulgenza giubilare dell’anno 2000.

 

 

 

 

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Luogo delle apparizioni

 

A tutt'oggi, ogni 1° del mese, la Roccia è meta di pellegrini (in media tremila circa) che giungono in pullman da tutta la Sicilia e dal Sud d'Italia.

Si inizia alle ore 10,00 con la recita del S. Rosario, con canti e meditazioni sui messaggi, mentre tutt'attorno nel prato vi sono sacerdoti disponibili per la confessione.

Alle ore 12,00 vi è la celebrazione della S. Messa, cui partecipano tutti i sacerdoti presenti liberi dalle confessioni. Poi i pellegrini sostano in preghiera davanti alla Roccia.

Rosario non partecipa sempre per evitare, come accennato prima, di essere al centro dell'attenzione.

L'afflusso e la permanenza dei pellegrini avviene nel massimo ordine e raccoglimento, grazie anche all'opera instancabile dei membri dell'associazione "Comitato Regina Pacis", di cui l'avv. Alfio Tomasello è presidente, all’associazione va l'indiscutibile merito di aver curato la pubblicazione de "Il messaggio della Beata Vergine Maria di Belpasso", libro preziosissimo per la conoscenza e l’approfondimento globale del messaggio, contenente tutti i messaggi della B. V. Maria, corredati da un ampio commento, essenziale per approfondirne ulteriormente il significato e intuire il senso complessivo dei segreti, che si immettono nell’attuale periodo storico, e ne rivela le cause e le conseguenti situazioni difficili.

A tal proposito, il libro contiene il richiamo finale alla Chiesa e al mondo dell’ultima apparizione della S. Vergine, avvenuta il 25 marzo 1999, importante coronamento verso cui ciascun messaggio converge per dirigere i passi dell’umanità sulla via della pace.

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